2.5 Funzioni di autotracing
Inkscape ha una potentissima funzione di autotracciamento delle immagini bitmap; questo non significa naturalmente che non sia importate imparare a ricalcare o a disegnare a mano libera con i tracciati, ma piuttosto che in buona parte delle occasioni possiamo utilizzare questo strumento per velocizzare il lavoro.
Dobbiamo tenere comunque a mente che un autotracer, per quanto potente e preciso, non potrà quasi mai esentarci dal ritoccarne ed ottimizzarne manualmente il risultato: utilizziamolo quindi come punto di partenza su cui lavorare.
Il principio base dell'autotracing in inkscape è che l'immagine bitmap viene prima di tutto trasformata, con vari metodi (in alcuni casi a più passi), che vedremo più sotto, in una immagine a due soli colori, che viene quindi analizzata e tracciata.
Prendiamo il logo di html.it come esempio per il nostro esercizio di tracciamento vettoriale.

Selezioniamolo e andiamo sul menù Tracciato > Vettorializza Bitmap.
Si apre una finestra come questa:

Tenendo sempre a mente che il risultato dipende molto dal tipo e dalla qualità dell'immagine di partenza, iniziamo a sperimentare per capire come funzionano le varie modalità e relative opzioni di questo filtro:
- Luminosità Immagine: per ogni pixel viene calcolata la somma delle componenti di colore (R+G+B), ovvero l'immagine stessa viene convertita in toni di grigio; dopodiché viene convertita in bianco e nero, facendo diventare neri tutti i pixel che sono più scuri del valore di soglia, che varia da 0,0 a 1,0.
Quindi l'immagine viene tracciata, e tutti i punti neri vengono considerati interni alla curva.
Questa modalità dà buoni risultati per immagini in bianco e nero o con contorni ben delineati.

- Rilevamento bordo: l'immagine viene convertita in toni di grigio, poi ne viene creata una maschera di rilevamento bordi, ovvero una immagine in cui i pixel sono tanto più chiari quanto più differiscono da quelli adiacenti. Questa maschera viene convertita in bianco e nero come nel caso precedente, poi viene utilizzata per effettuare il tracciamento. La linea viene quindi creata fra aree che differiscono in luminosità fra loro più del valore di soglia (da 0,0 a 1,0); questo significa che più alto sarà il valore di soglia, meno linee verranno create.

- Quantificazione / riduzione: questa modalità, come la precedente, analizza le differenze fra pixel adiacenti, ma invece di confrontare le rispettive luminosità, confronta fra loro le singole componenti di colore, risultando così sensibile anche ai cambiamenti di tonalità. Più in dettaglio, dell'immagine bitmap vengono prima di tutto create tre maschere di rilevamento bordi per ognuno dei colori principali, maschere che vengono poi ricomposte in una unica immagine (similmente al filtro "Trova bordi" di Photoshop); questa immagine viene ridotta ad una palette di colori contenente il numero di colori specificato, poi viene tracciata, considerando i colori pari come interni alla curva, e quelli dispari come esterni.

- Scansioni multiple: l'immagine viene tracciata più volte e ad ogni passaggio viene creata una diversa curva. Si possono impostare diversi tipi di scansione: per luminosità, per colore o monocromatica; quest'ultima funziona come la scansione colore, ma converte in livelli di grigio le varie scansioni. Si può impostare il numero di scansioni effettuate, quindi il numero di curve prodotte.

Ovviamente ogni immagine è un po' un caso a sé ed è quindi bene fare diverse prove, ricordando che i tracciati risultanti possono essere molto complessi e con molti nodi, può quindi capitare che il computer impieghi parecchio tempo per restituire il risultato dell'operazione richiesta.