
Trovo molto interessante studiare l'evoluzione dei loghi delle grandi compagnie.
Ci danno informazioni su come l'azienda si è evoluta e si è adeguata ai tempi e al mercato.
Questo post, che sarà il primo di una serie, è dedicato al logo della Black&Decker, compagnia internazionale di elettroutensili da lavoro e per il fai da te, nata da un piccolo negozio fondato da S.Duncan Black e Alonzo G. Decker.
Il primo logo importante di cui sono riuscita a trovare traccia è del 1921: e' formato da un esagono con un cerchio al centro (probabilmente la schematizzazione di un bullone) con le iniziali B&D dei due fondatori.
Il font usato per le iniziali è tondeggiante e con qualche fregio sugli spigoli.
Nel 1926 un restyling cambia il colore dell'esagono esterno portandolo a quell'arancio che resterà anche nell'attuale versione e il font, seppure sempre tondeggiante, perde i fregi acquistandone in leggibilità.
Nel 1960, in concomitanza con l'acquisizione della DeWalt, un nuovo restyling porta il logo a soli due colori: perdendo il color oro, presente nei due precedenti, semplifica ancora le forme e introduce un font sans serif piuttosto d'impatto che assomiglia abbastanza (in versione non italica) a quello attuale.
Il grande salto avviene nel 1984 quando, con l'acquisizione di una parte della General Electric, l'azienda decide di trasferire il suo logo su tutti i prodotti acquistati.
Il restyling è deciso: spariscono le iniziali e il logo viene poi accompagnato dal nome dell'azienda scritto per esteso. Il simbolo resta l'esagono, anche se perde del tutto il cerchio centrale che viene sostituito da 4 tagli obliqui; i colori si riducono al solo arancione.
Nel 2000 un piccolo restyling fa scendere i tagli obliqui a 3, probabilmente per aumentare l'impatto anche nella riproduzione in piccole dimensioni.
Il processo di semplificazione è visibile e deciso; vedremo come questo accada anche per molti altri loghi: nel tempo le linee si semplificano e si tende sempre più ad una sintesi estrema.